LE QUATTRO CREATURE VIVENTI.
Nella sua descrizione della sala del trono in cielo, Giovanni racconta di quattro creature viventi, non meglio identificate, che adorano Dio.
🔊 Apocalisse 4
6 In mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro.
7 La prima creatura vivente era simile a un leone, la seconda simile a un vitello, la terza aveva la faccia come d'un uomo e la quarta era simile a un'aquila mentre vola.
8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed erano coperte di occhi tutt'intorno e di dentro, e non cessavano mai di ripetere giorno e notte: «Santo, santo, santo è il Signore, il Dio onnipotente, che era, che è, e che viene».
9 Ogni volta che queste creature viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei secoli dei secoli,
10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:
11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono».
Di qualcosa di molto simile racconta anche Ezechiele, ciò che scrive è talmente affine che in molti pensano che si riferisca allo stesso tipo di personaggi.
🔊 Ezechiele 1
4 Alzai gli occhi e vidi un uragano, venire dal nord. In una grande nube, tutta circondata da bagliori, lampeggiavano fulmini. In mezzo ai lampi risplendeva qualcosa simile a un metallo incandescente.
5 Al centro della nube vidi quattro figure che sembravano esseri umani.
6 Ciascuno aveva quattro aspetti e quattro ali.
7 Le loro gambe erano diritte, avevano piedi simili a zoccoli di vitello, splendenti come rame lucido.
8 Ognuno aveva quattro aspetti, quattro ali e quattro mani, una per lato, sotto ogni ala.
9 Le loro ali si toccavano. Quando camminavano, andavano diritto e cambiavano direzione senza voltarsi.
10 Ciascuno di quegli esseri aveva quattro aspetti; uno d'uomo, uno di leone, uno di toro e uno di aquila.
11 Avevano due ali spiegate verso l'alto che toccavano quelle dei vicini, mentre con le altre due si coprivano il corpo.
12 Camminavano diritto senza voltarsi e andavano insieme dove volevano.
13 Quegli esseri viventi sembravano carboni ardenti. Erano come torce accese, in continuo movimento, che risplendevano e sprigionavano scintille.
14 Gli esseri andavano e venivano come lampi.
15 Guardando gli esseri viventi, vidi a fianco di ognuno una specie di ruota che toccava la terra.
16 Queste ruote erano simili tra loro: tutte brillavano come topazio. Come se fossero intersecate da un'altra ruota,
17 potevano muoversi in tutte e quattro le direzioni senza aver bisogno di voltarsi.
18 Inoltre, i cerchioni delle ruote erano enormi e spaventevoli e sprigionavano bagliori tutt'intorno.
19 Quando gli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro; quando si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano.
20 Essi andavano insieme dove volevano e le ruote con loro, perché essi le guidavano.
21 Infatti, quando si muovevano o si fermavano o si alzavano da terra, le ruote facevano lo stesso.
22 Una specie di volta, splendente come cristallo, si stendeva sopra le teste degli esseri viventi.
23 Sotto la volta ciascuno aveva due ali spiegate verso l'alto che toccavano quelle dei vicini, con le altre due invece si copriva il corpo.
24 Quando si spostavano sentivo il rumore delle loro ali: era simile al fragore di una enorme massa d'acqua, simile alla voce di Dio Onnipotente, era un frastuono assordante come il tumulto di un immenso esercito. Quando si fermavano, ripiegavano le ali.
25 Sentivo anche un rumore che veniva da sopra la volta distesa sugli esseri viventi.
26 Lassù, vidi qualcosa simile a un trono di zaffiro e su quello sedeva una figura dall'aspetto umano.
27 Brillava come metallo incandescente. Stava in mezzo a un fuoco e, dall'alto in basso, era circondata da uno splendore
28 asimile all'arcobaleno fra le nubi di un giorno di pioggia. Questo splendore era come il riflesso della gloriosa presenza del Signore.
Ezechiele riferisce anche chi sono questi esseri: sono cherubini, quindi angeli.
🔊 Ezechiele 10
1 Mentre guardavo la volta che stava sopra la testa dei cherubini, vidi qualcosa simile a un trono fatto di zaffiro.
2 Dio disse all'uomo vestito di lino: 'Passa tra le ruote situate sotto i cherubini. Riempi le tue mani con i carboni ardenti che si trovano lì e poi spargili sulla città'. L'uomo vi andò mentre io lo seguivo con Io sguardo.
3 In quel momento i cherubini stavano nella parte destra del tempio e una nube riempiva il cortile interno.
4 La gloriosa presenza del Signore si alzò dai cherubini e si diresse verso l'entrata del tempio. La nube riempì il tempio, e il cortile interno fu illuminato dalla gloriosa presenza del Signore.
5 Il rumore che i cherubini facevano con le ali arrivava fino al cortile esterno. Era simile al fragore della voce di Dio Onnipotente.
6 L'uomo vestito di lino stava vicino a una ruota. Era andato lì, appena il Signore gli aveva ordinato di prendere il fuoco tra le ruote, in mezzo ai cherubini.
7 Uno dei cherubini stese la mano verso il fuoco e prese alcuni carboni ardenti. Riempì le mani dell'uomo vestito di lino e questi si allontanò.
8 Vidi che i cherubini avevano sotto ogni ala qualcosa simile a una mano.
Anche Isaia ci parla degli stessi esseri, ed anche lui riferisce un importante dettaglio: si tratta di Serafini, quindi anche per lui angeli. Ma c'è un problema.
🔊 Isaia 6
2 Attorno a lui stavano esseri
simili al fuoco.
Ognuno aveva sei ali:
con due si copriva la faccia,
con altre due, il corpo,
e con due volava.
3 Gridavano l'un l'altro:
'Santo, santo, santo
è il Signore Dio dell'universo:
Queste creature viventi sembra certo che siano angeli, ma sono cherubini o serafini? Il problema si aggira pensando che in caso siano gli uni mentre nell'altro siano gli altri.
Probabilmente più che pensare a quale categoria angelica appartengano, l'importante è vedere a cosa si riferiscono.
Nella ricerca si potrebbe tenere conto anche del fatto che qualcuno ha dato una lettura molto particolare del nostro testo:
Nel II sec, Ireneo, nel testo Contro gli eretici, diede l’interpretazione dell’immagine dei quattro viventi detta poi Tetramorfo.
Egli riconosce la manifestazione universale di Dio agli uomini attraverso i quattro Vangeli e spiega che:
“Esistono i quattro Vangeli poiché sono quattro i punti del mondo abitato e quattro i venti principali e poiché la Chiesa è diffusa sopra la terra tutta, mentre la colonna della Chiesa è il Vangelo e lo Spirito della vita, questa Chiesa deve di conseguenza poggiare su quattro colonne che le diano saldezza in ogni direzione e vivifichino gli uomini. Ne consegue che la Parola (Logos= Cristo) omnicomprensiva creatrice di vita che troneggia sui cherubini, ci donò un Vangelo in quattro parti tenute insieme dallo Spirito.
I cherubini hanno quattro volti e questi loro volti sono l’immagine riflessa della direzione salvifica del Figlio di Dio…Non è ammissibile che ci siano più di quattro Vangeli o meno di quattro, perché sono quattro le regioni del mondo in cui viviamo e quattro i venti e i punti cardinali. Da ciò si deduce che il Cristo artefice dell’universo, Lui che è seduto sui cherubini (i Viventi delle visioni) e che mantiene tutto unito, ci ha dato il Vangelo in 4 forme: leone, toro, aquila, uomo; queste immagini pur esprimendo un solo spirito… sono le immagini delle attività del Figlio di Dio”.
Ireneo espone poi successivamente il gemellaggio degli evangelisti con i Viventi. In seguito si ritenne possibile far derivare dal primo capitolo dei Vangeli la motivazione dell’attribuzione:
- Matteo è raffigurato come uomo (o angelo). Il Vangelo di Matteo esordisce infatti con la genealogia di Gesù e, in seguito, narra l'infanzia del "Figlio dell'Uomo", sottolineandone quindi il suo lato umano.
- Marco è raffigurato come leone. Nel Vangelo di Marco l'inizio del racconto è dedicato a Giovanni Battista, la cui Vox clamantis in deserto "si eleva simile a un ruggito" di leone.
- Luca è raffigurato come bue (toro) ovvero come un vitello, simbolo del sacrificio di Zaccaria che apre il Vangelo di Luca.
- Giovanni è raffigurato come un'aquila, dato che il suo Vangelo ha una visione maggiormente spirituale e teologica, rivolta verso l'Assoluto, quindi vola più in alto.
Un altro punto di vista è contenuto nel libro "Apocalisse" di C. Doglio Ed Paoline.
Il lettore, perciò, deve decodificare ogni simbolo prima di procedere con quello successivo. I sei tratti rappresentativi sono posti in modo concentrico, così che questi quattro esseri viventi risultino al centro dell'azione di Dio;
essi riconoscono la sua trascendenza («santo») insieme al suo intervento storico («colui che viene»); sono totalmente segnati dallo Spirito di Dio, simboleggiato dagli occhi (cfr. 5,6),
come già Ezechiele sottolineava il rapporto tra Spirito ed esseri viventi (cfr. Ez 1,20-21); hanno le forme tipiche del mondo umano (cfr. Ez 1,10), ma sono anche dotati di ali (cfr. Is 6,2)
che caratterizzano invece il cielo, il mondo di Dio.
Come per gli anziani, la loro identificazione non è facile. Le diverse opinioni si possono così riassumere:
A) esseri angelici: i cherubini di Ezechiele o i serafini di Isaia;
B) i simboli degli evangelisti (secondo l'opinione di Ireneo);
C) autentici simboli o schemi da riempire.
Seguiamo la terza proposta ipotizzando che questi personaggi rappresentino la creazione, il dinamismo cosmico, l'universo creato e conservato da Dio nella sua molteplice varietà.
Sempre utilizzando un altro concetto moderno potremmo dire che essi sono simbolo della natura.
Salmi 150:6
Ogni creatura che respira, lodi il Signore. Alleluia.
La terza proposta, la "C" forse è quella che è più in armonia con il testo e tutto il resto della Bibbia, quindi anche nel nostro commento la scegliamo come valida.
Quindi sono esseri celesti che rappresentano l'intera creazione intenta a lodare il Signore.