La meccanica e la rotaia di contatto.

Il motore della coulisse è un passo passo (stepper) bipolare, quelli con 4 fili, tanto per intendersi, normalmente usato anche nelle stampanti, ed ha, calettata sul suo asse, la puleggia dentata che trascina la cinghia. Il suo fissaggio è molto semplice: bastano una flangia e 4 viti.





Di particolare importanza è il binario su cui scorre il carrello, e che gestisce i marcaggi per l’arresto in corrispondenza dei binari della stazione. E’ bene che non sia uno spezzone di flessibile perché, in questo caso, il fissaggio delle rotaie alle traverse è molto elastico, mentre nei binari rigidi le rotaie sono fissate con più robustezza.

Nel mio plastico i binari di stazione sono sei, ma non è una regola, infatti, compatibilmente con la lunghezza della guida su cui scorre il carrello e dell’interbinario, il loro numero può variare senza complicazioni rilevanti sul circuito di comando.





Il funzionamento elettrico della coulisse, si basa sul contatto che la ruota del carrello effettua tra due spezzoni contigui di una delle due rotaie del binario su cui scorre, e che chiameremo rotaia di contatto. Come si vede dal disegno, nel caso di sei binari, i tagli effettuati dovranno essere quelli dello schema numerati in rosso. I fili da collegare al dispositivo che gestisce il movimento del carrello sono quelli colorati in blu, i fili rossi portano l’alimentazione e sono tutti collegati tra loro. La realizzazione della rotaia di contatto è molto semplice anche se a prima vista può sembrare alquanto complessa, basta solo seguire alcuni consigli di massima.





E’ bene che prima di iniziare i binari di stazione non siano completamente fissati al telaio, almeno nella loro parte terminale, in modo che sia sempre possibile un aggiustamento di alcuni millimetri a destra o a sinistra, una volta realizzata completamente la coulisse. Per preparare il binario con la rotaia di contatto ho agito così: innanzitutto non è bene fissarlo rigidamente al telaio, ma con due viti e rondella alle estremità per avere sempre la possibilità di aggiustarlo al percorso del carrello; poi, una volta fissato, controllare che appoggi bene sul telaio, senza imbarcarsi.





Dopo il fissaggio del binario si procede con la tracciatura; segnando, vicino alla rotaia, le zone ed i tagli da eseguire. Dopo la tracciatura si passa alla saldatura dei conduttori alla rotaia, cercando di non scaldarla troppo per evitare deformazioni alle traverse. Occorre anche tenere presente che i conduttori dovranno avere lunghezza tale da potersi collegare al circuito di gestione, e che dovranno essere numerati secondo il disegno precedente.


A questo punto, prima di passare al taglio della rotaia, è necessario incollarla alle traverse con cianoacrilico, facendo molta attenzione che la colla non blocchi il binario sul piano del plastico, e per questo sarà opportuno svitarlo e tenerlo sollevato. Questa operazione si rende necessaria perché tagliando la rotaia in punti molto vicini tra loro, il bloccaggio alle traverse viene ad essere molto blando mettendone in crisi il funzionamento. L’incollaggio, invece, rende il tutto rigido, facilitando, oltre al funzionamento, anche il taglio stesso.





Una volta tagliata la rotaia controllare con un ohmetro o un provacircuiti l’effettivo isolamento tra le sezioni.

A questo punto non resta che appoggiare il carrello con la sua ruota sul binario, e provare manualmente che percorra tutto il tratto tra il primo e l’ultimo binario di stazione senza incepparsi. Se occorre, si possono allentare le due viti che bloccano il binario alle estremità ed aggiustare la sua posizione, quindi bloccarlo di nuovo. Controllare anche che nei punti di stop la ruota ponticelli realmente il filo di alimentazione con i fili di stop, nel momento in cui passa in corrispondenza del relativo binario di stazione.

Per evitare difficoltà nel ponticellare, può essere utile controllare che l’asse sia posizionato come in figura, ossia che il peso del carrello quando è scarico, gravi solo sulla ruota della rotaia di contatto.




Nel caso fosse necessario si può agire così.





I fine corsa sono due normalissimi microswitch a levetta, che andranno montati in modo da entrare in azione quando il carrello si trova agli estremi del tratto da percorrere, ossia appena superati i tagli relativi al primo ed all’ultimo dei binari di stazione, verso l’esterno. I collegamenti sono quelli di figura ed andranno a pilotare un relè bistabile che controlla il senso di scorrimento del carrello.