Quest'argomento, che i post-tribolazionisti citano come a favore delle loro teorie, nasce dalla fusione di due passi biblici, il primo è questo:
2 Tessalonicesi 2
1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi,
sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato
l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.
Il secondo è questo:
Apocalisse 11
15 Poi il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: «Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli».
Diciamo subito che l'accostamento è giusto, i due passi citati si riferiscono allo stesso evento, ossia: il momento in cui c'incontreremo con il Signore è quello della sua venuta, quello in cui il "regno del mondo" passerà a Cristo.
Sarà tolto al nostro avversario, e dato al nostro Salvatore. Insieme a lui regneremo anche noi.
Quindi, per quanto riguarda questo punto, non c'è nessuna differenza tra il modo di vedere di chi pensa che il rapimento avvenga prima o dopo la grande tribolazione.