In questo argomento torna il tema della mancanza scritturale di due risurrezioni, non torneremo a dimostrare che non sono due, ma quattro, rimandando al punto 2.

Una trattazione a parte merita la pretesa inesistenza di una "venuta segreta" di Cristo per rapire i suoi e portarseli in cielo, senza farsi vedere da nessuno, per poi tornare un'altra volta e manifestarsi al mondo.

Per venirne a capo, visto che si tratta di uno degli argomenti preferiti dai post-tribolazionisti, vediamo di capire cosa dice la scrittura riguardo al "ritorno di Cristo", per cercare di far luce una volta per tutte.

Non credo che vi sia bisogno di dimostrare che quando Cristo ritorna non lo fa per fare la sua apparizione e poi tornare in cielo per sempre, lui viene a prendere possesso del suo Regno, dove la sua volontà sarà fatta anche in terra, dopo che ciò è avvenuto in cielo.

Qual è, in Apocalisse, il brano che parla di questa sua presa del Regno? Si tratta di un passo famosissimo, lo riportiamo qui.


Apocalisse 11
15 Poi il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: «Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli». 16 E i ventiquattro anziani che siedono sui loro troni davanti a Dio, si gettarono con la faccia a terra e adorarono Dio, dicendo: 17 «Ti ringraziamo, Signore, Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai preso in mano il tuo grande potere, e hai stabilito il tuo regno. 18 Le nazioni si erano adirate, ma la tua ira è giunta, ed è arrivato il momento di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi, a quelli che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra». 19 Allora si aprì il tempio di Dio che è in cielo e apparve nel tempio l'arca dell'alleanza. Vi furono lampi e voci e tuoni e un terremoto e una forte grandinata.


Ora, cerchiamo di capire bene di cosa si parla in questo brano. Dove si svolge la scena? Ovviamente in cielo, lo dimostrano il versetto 15 dove viene detto che al suono della settima tromba, in cielo si alzarono voci potenti.

Lo conferma il versetto 16 dove viene detto che i 24 anziani che sono davanti al trono di Dio lo adorarono, ovviamente il trono di Dio è in cielo, Apocalisse lo afferma più volte. I 24 anziani ringraziano Dio perché con il suo gran potere ha stabilito il suo Regno. Si tratta del Regno del Signore Dio e del suo Cristo, e riguarda il mondo (v 15).

Lo conferma nuovamente il versetto 19, con l'apparizione dell'Arca dell'alleanza nel tempio celeste di Dio, segno di un nuovo patto tra Dio e l'umanità. Quindi non possono esserci dubbi, la scena avviene in cielo, è in quel luogo che il Regno dei Cieli ha il suo inizio, invisibile agli occhi umani.

Cosa accade d'importante per noi umani in quella scena? Ovviamente è il premio ai servi di ogni tipo, ordine e grado. E' visibile l'assegnazione di questo premio dalla terra?

Sicuramente NO, perché si tratta di giudicare i morti (v18), quelli che ormai non sono più presenti in terra, quindi come sarà possibile che dalla terra si veda qualcosa? L'azione di riportare in vita i morti è del tutto celeste. I fedeli morti passano dal paradiso, che è un luogo dell'Ades, fuori dalla portata degli umani, al cielo, quindi nulla che abbia a che fare con il mondo.

L'azione di riportare in vita i fedeli morti non ha alcun riscontro in terra, quando ciò accadrà nessun umano se ne renderà conto.

A questo proposito possiamo riproporre anche il passo paolino che di solito viene citato in tale occasione.


1 Tessalonicesi 4
13 Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. 15 Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati;

16 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.


A questo punto si deve fare molta attenzione A CIO' CHE E' SCRITTO, perché è possibile commettere un errore che comprometterebbe molte cose.

Innanzi tutto diciamo che c'è accordo sostanziale con ciò che afferma Apocalisse, ossia, che le prime ad essere riportate in vita sono le persone già morte, così come accade nel brano di Apocalisse 11.

Paolo, però è più preciso, ed afferma che si tratta dei morti in Cristo. Quei servi, profeti, santi e chi teme Dio, devono essere ricercati tra i seguaci di Cristo che saranno già morti nel momento in cui quella scena di Apocalisse si svolge in cielo.

Ma se si svolge in cielo, perché Paolo afferma al versetto 16 che Gesù "scenderà dal cielo", si tratta della venuta in gloria di cui si parla in Apocalisse 19? Vediamo se è possibile, esaminiamo il versetto 17.

Poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.

Qual è il luogo in cui sia i morti risuscitati, sia i rapiti, s'incontreranno con il Signore? E' scritto: si tratta delle nuvole, dell'aria.

Che luogo è questo? Se ne parla anche altrove? Vediamo questo brano.


Efesini 2
1 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, 2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. 3 Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri.


Lo stesso Paolo parla ancora di quel luogo, e lo definisce come quello da cui opera il principe della potenza dell'aria, lo spirito dei ribelli. Non ci vuole molto a capire che si tratta di Satana, il capo degli angeli ribelli, che dal loro dominio influenzano l'umanità, sviandola tutta, completamente, anche quelli che poi si sono convertiti, ossia anche i seguaci di Cristo erano succubi di quelli spiriti.

In quel posto si tramano tutte le attività che rendono il mondo quel luogo turpe che tutti conosciamo; ne vediamo l'effetto tutto attorno a noi, ma non riusciamo a vedere gli abitanti di quel luogo, perché si tratta di un luogo situato nel reame spirituale.

Tra l'altro è il luogo ideale dove instaurare il "quartier generale" del Regno dei cieli, perché se da quel luogo si riesce ad accedere allo spirito degli umani, una volta che sarà liberato da quelli che sviavano il mondo, rimpazzandoli con chi il mondo lo vuole riportare alla gloria del progetto iniziale, è ovvio che la vittoria sarà totale.

Ma allora, perché Paolo afferma che Gesù scenderà dal cielo? E' semplice, Gesù abita nei luoghi eccelsi, siede alla destra di Dio, nel luogo più elevato che esista. il luogo che Paolo, invece, definisce "aria" è ad un livello meno elevato di quello cui Cristo ha accesso, quindi deve scendere per arrivare dove incontrerà tutti noi, e da dove dirigeremo le sorti del Regno dei cieli, in terra. Si tratta di un luogo del reame spirituale, ma ad un livello inferiore di quello in cui abitano Padre e Figlio.

Quello sarà il luogo dell'incontro, poi vi sarà accesso anche ai "piani più alti" poiché dove sarà Cristo saremo anche noi. Anche del figlio della Donna rapito (i regnanti) del capitolo 12 si afferma che lo sarà verso Dio ed il suo trono.

Tutto sarà poi unificato alla fine del millennio, quando Dio stesso abiterà con noi. Fino a quel giorno le cose rimarranno così.

Quindi il rapimento avverrà portando, in un attimo, in un batter d'occhio, tutti i veri seguaci di Cristo ad incontrare il Signore nell'aria. Saranno visti sparire dal mondo, e non si vedrà né chi li ha presi, né dove sono andati.

Allora significa che Cristo torna due volte? Una in modo invisibile ed una visibile?




NO. Quando Gesù venne tra noi per la prima volta, la sua presenza nel mondo durò circa trent'anni, durante quel periodo fece molte cose, non soltanto una. Lo stesso accadrà al suo ritorno. Gesù torna nel suo Regno, e quando quel Regno sarà fermamente stabilito nei cieli, il suo effetto si avrà anche in terra. Ciò durerà fino alla fine del millennio. Anche in tale periodo accadranno molte cose, che possono suddividersi in fasi, ma tutte fanno parte di quell'unico ritorno verso il mondo, anche se nelle sue prime fasi resterà in luoghi invisibili agli umani.


L'apparizione in gloria di Cristo con la chiesa del capitolo 19 di Apocalisse è un evento posteriore al rapimento, tra i due fatti c'è di mezzo la grande tribolazione. In quel giorno il cielo si apre ed appare Cristo in gloria, seguito dalla chiesa, a vincere su chi distrugge la terra. Non come quando i credenti sono rapiti, che vengono incontrati nell'aria, avvenimento del tutto diverso.

La strada che viene seguita dalla chiesa nei due racconti è opposta: nel primo, il rapimento, il moto è dalla terra alle nubi, nell'aria. Nel secondo è dal cielo aperto alla terra, quindi opposto. Perciò si tratta di eventi diversi.