Altri argomenti del tutto simili sono citati per contestare il pre-tribolazionismo ma, come del resto abbiamo già visto, sono tutti frutto dello stesso errore nella lettura, piuttosto superficiale, dei testi.

I passi biblici che vengono citati li elenchiamo qui.


1Corinzi 15
22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; 23 ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta.


Il commento che viene fatto a questi versetti è che tutti verranno vivificati al ritorno di Cristo, e che, quindi, vi sarà una sola risurrezione al suo ritorno: intendendo quel ritorno narrato in apocalisse 19, e la seguente risurrezione in Apocalisse 20.


1 Corinzi 15
51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.


In questo caso affermano che la risurrezione che avviene al suono dell'ultima tromba è quella di Apocalisse 20, poiché se c'è una sola risurrezione non può essere intesa diversamente.

In realtà abbiamo già visto che le cose non stanno così.


Colossesi 3
Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.


In questo caso affermano che che la manifestazione in gloria sia lo stesso evento del rapimento e della risurrezione. Abbiamo già dimostrato l'errore commesso.

Seguono altri passi biblici ritenuti a sostegno della loro teoria, ma sono tutti vittime dello stesso preconcetto, ossia prima viene emessa la dottrina del rapimento post-tribolazione, e su di essa vengono adattati i passi biblici che trattano del "ritorno di Cristo" e delle risurrezioni che l'evento produce, anche forzandone il contenuto, al fine di dimostrare il loro credo; che ribadisco abbiano tutto il diritto di tenersi.

Non possono, però, imporlo a nessuno che non sia in accordo con la loro visione, tantomeno tacciarlo di essere un "falso profeta" al lavoro per distogliere i fedeli dal giusto credo (che sarebbe il loro) e portarli a rischio di rifiuto da parte di Cristo.

Una volta per tutte desidero mettere in chiaro che non ritengo che tale particolare possa influire sulla salvezza, o no, dei credenti. Essere pre, o post tribolazionisti, non mi pare possa screditare qualcuno agli occhi di Cristo. Sono cose di valore secondario. Altre, invece, sono le cose importantissime di cui le scritture ampiamente parlano.