PROLOGO


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Titolo e argomento del libro



🔊 Apocalisse 1
1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. 2 Egli ha attestato come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto. 3 Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!

Dedica alle sette chiese dell'Asia


4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».


Alla maniera ebraica la prima parola è quella che da il titolo a tutto il libro. Il significato di Apocalisse è "togliere il velo" ossia: rivelare.

Già con il primo verso c'è qualche problema. Nel modo in cui è scritto Cristo può apparire sia come soggetto sia come oggetto della rivelazione.

Si può, quindi, intendere che Dio abbia dato la rivelazione a Cristo, che poi la invia a tutti i suoi servi. Oppure, che Dio abbia rivelato Cristo ai suoi servi; in particolare a Giovanni, tramite cui sarà poi fatta conoscere al mondo intero.

Questa seconda lettura sembra la più probabile, visto che, specialmente in questo libro, Gesù è presentato più volte come uguale a Dio stesso, che non ha certo bisogno di rivelazioni da nessuno.

E' comunque possibile la lettura secondo cui Dio avrebbe rivelato a Cristo "le cose che devono avvenire" in accordo con:



Matteo 24:36
«Ma quanto a quel giorno e a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo.


Ciò può essere visto ancora come un elemento in più che lo qualifica come quello cui "ogni autorità è stata data". Come: "il Primo e l'Ultimo, l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine".




Giovanni è quello che dovrà, a sua volta, far conoscere questa profezia, perché vi sono legate delle beatitutini riservate a chi la legge facendone tesoro.

L'accompagnerà nel "viaggio" l'angelo del Signore, assistente di Giovanni.

L'espressione "perché il tempo è vicino" ha il significato di "momento propizio". Il vocabolo indica il tempo giusto per intraprendere un'azione.

Qui con la vicinanza del tempo non si allude tanto a quello della fine, quanto alla possibilità di approfittare di questa rivelazione. Un esempio può essere in Marco:



Marco 1
15 «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al Vangelo».


In sostanza si potrebbe intendere così: "approfittate del momento propizio (il tempo è pronto, già fatto) per far tesoro di questa rivelazione"




IL SALUTO



🔊 Apocalisse 1
4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.


Giovanni inizia il suo saluto in modo classico, per discostarsene subito dopo, quando precisa la fonte del suo saluto.

La prima fonte è Dio: dipinto come colui che è, che era, e che viene. Non è un Dio immobile, ma che attraversa tutta la storia, non è solo al passato o al presente, ma anche e soprattutto per noi, al futuro: in questo si può vedere anche il ritorno di Cristo, di cui si occuperà in modo centrale questa profezia.

La seconda è Cristo, che ci ama fino alla morte, e fino a farci sacerdoti dell'Altissimo, noi che non eravamo degni di nulla.

Conclude poi con l'annuncio del Ritorno di Cristo e l'universalità della sua apparizione. In quel giorno le genti si renderanno conto in pieno di ciò che hanno fatto.

In ultimo con l'attestazione di autorità da parte di Dio, che si definisce come il "tutto" (alfa ed omega), e colui che viene, così come tornerà Cristo, ma anche, e forse soprattutto, quando nella nuova terra lui stesso verrà ad abitare con noi.



🔊 Apocalisse 1
7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen. 8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».


Il ritorno di Cristo sulle nuvole è l'immagine che gli angeli lasciarono a chi l'osservò, quando partì da questa terra per il cielo.



🔊 Atti 1
9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».


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