Lo schema di stazione è minimalista: offre solo due binari che permettono di eseguire anche il giro macchina, più
una rimessa ed un piccolo scalo merci, meno di così non si poteva fare. La lunghezza dei binari è limitata dalla lunghezza
dei moduli, ma studiata in modo da essere sufficiente al ricovero dei treni che immaginariamente potevano percorrere una
linea di quest'importanza. L'epoca scelta è la terza, quindi con la presenza anche di vapore, e la zona di ambientazione la più vaga possibile.
Quando una stazione ha un tracciato molto semplice è più facile curarla dal punto di vista estetico, in modo da renderla piacevole
alla vista ed attrarre così lo sguardo dei visitatori. I fabbricati, in questo caso, hanno un'importanza enorme. Data, però la dimensione dei moduli,
questi devono essere pochi, per non sovraccaricare la scena rendendo tutto poco credibile. Per questo ho scelto dei fabbricati inconsueti, in modo
da richiamare l'attenzione su di essi e rendere tutto il paesaggio più interessante.
Il fabbricato viaggiatori della stazione è ispirato a quello di Otranto, visto
su alcune foto in rete. Il fabbricato merci, invece, è nato dall'osservazione di quello di Bologna Borgo Panigale, adattandolo come
lunghezza ed anche forma alle esigenze di una stazione di minore importanza come quella di Calieratico. La rimessa è liberamente tratta
da alcune foto di quella di Cividale, con pesanti adattamenti.
Il tracciato di stazione, nell'insieme dei
due moduli, mostra l'estrema semplicità
dell'impianto, essenziale in tutto, ma
con la possibilità di svolgere tutte le
manovre richieste in una stazione
di testa. Il paesaggio darà poi un
senso alla scena, che sarà
quella di un borgo in un
luogo pianeggiante.
La lunghezza massima dei convogli
che devono fare il giro macchina è
di una locomotiva e tre carrozze
più un piccolo bagagliaio, sul
 binario più lungo; mentre
 sull'altro possono essere
ospitate solo composizioni
con automotrici o treni
navetta.