La verniciatura.


In questo caso la verniciatura non deve essere perfetta, perché questi fabbricati, già nel tempo in cui è ambientato il plastico, erano per lo più inutilizzati, quindi senza manutenzione. L'intonaco l'ho immaginato del colore originale, ossia: non uguale a quello degli altri edifici, che sarebbero stati reintonacati.





I "rotolanti" che chiudono gli ingressi, sono fatti con pezzetti di plastica zigrinati, recuperati fortuitamente. Il tetto non ha le classiche grondaie per le acque pluviali, ma degli "sgocciolatoi" realizzati con il seghetto di una confezione di pellicola trasparente per alimenti.

La vernice che ho usato, in questo caso con l'aerografo, non era abbastanza opaca, per renderla tale, ed anche con apparenza più "antica", prima che sia del tutto asciutta (ancora appiccicosa), l'ho cosparsa con talco, e con una pennellessa abbastanza grande l'ho passato su tutta la superficie. L'effetto è ottimo, e si ottiene anche un leggero schiarimento del colore.