"Ai miei tempi"; lo diceva mio nonno, lo diceva anche |
Con il passare inesorabile del tempo, la voglia di costruire qualcosa di più soddisfacente mi spinse ad alcuni tentativi andati regolarmente a vuoto. Tra gli ultimi, intorno ai 15 anni, la voglia di costruire anche i rotabili mi fece decidere per la scala "zero". Mi accorsi però che la stanza che avevo a disposizione non sarebbe bastata nemmeno per una radice della stazione, per questo abbandonai l'idea. Scottato dall'esperienza passai alla scala "N", ma dopo aver quasi finito il plastico, mi accorsi che non c'erano in commercio abbastanza rotabili italiani, ed anche quella volta tutto finì miseramente.
Dopo diversi anni, ormai uomo fatto,
decisi nuovamente per l'H0, ed il progetto prese forma in un plastico abbastanza impegnativo. Si trattava di una stazione a ridosso di una parete,
con i binari ai suoi estremi richiusi in un ripostiglio raggiunto forando il muro. Erano tre moduli interamente costruiti
a mano, anche nella parte che riguardava i segnali e la linea aerea. Ero arrivato a finire il modulo di destra, al
centrale mancava solo la linea aerea, ed al sinistro stavo iniziando a costruire il paesaggio; quando per il solito
trasloco, fui costretto a vendere tutto perché nel nuovo appartamento non c'era il posto adatto.
Ora sto lavorando a questo, con la speranza di arrivare a conclusione dell'opera (dopo una vita). Ho fatto tesoro
degli errori del passato, ed ho compreso che "piccolo è bello", per cui l'impianto, anche se non fosse limitato
dallo spazio a disposizione, sarebbe ugualmente modesto.