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I primi inconvenienti.



Durante il funzionamento in automatico dell'impianto, tramite l'apposita tabella oraria di prova, ho notato alcuni importanti inconvenienti:

1) L'intellibox, in modo del tutto casuale, e non dovuto ad errori di collegamento con il PC o di costruzione del soft su Win-Digipet, ogni tanto si resetta, ossia: si spegne e si riaccende. Questo porta all'arresto immediato dei treni ed all'interruzione del collegamento con Win-Digipet, che deve essere chiuso e riavviato. In questo modo, prima di poter ripartire, si deve annotare il punto in cui si è fermato, ossia: il nome della tabella oraria che stava eseguendo, e la sua riga. Poi, a mano si devono portare i treni nel punto in cui li prevede la riga successiva e riavviare la tabella da quella. Non è sempre una cosa semplice, richiede del tempo e fa passare la voglia di continuare. Quest'inconveniente si verifica in moltissimi impianti che usano Win-Digipet ed Intellibox, si tratta, quindi, di un difetto di sistema, non eliminabile con mezzi a nostra disposizione.

Contattando Uhlenbrock, Win-Digipet ed alcuni altri forum sull'argomento, non ho avuto nessuna dritta su come agire, se non quella di aggiornare Win-Digipet alle edizioni successive e riprovare. L'edizione su cui ho lavorato era la 9.0 che ho aggiornato alla 9.2 scaricata da qui.

Un altro inconveniente che si verifica è questo:

2) Durante il funzionamento, se un treno passa velocemente su di un reed collegato ad S88, questo non sempre riesce a farsi "sentire" da Win-Digipet.

Visto che il primo non è di facile soluzione, per ora concentriamoci sul secondo.

Prove:

Da alcune prove fatte è emerso quanto segue:

1) L'inconveniente non si verifica mai quando un treno è lento.

2) Si verifica molto più raramente sui reed più grandi e posti longitudinalmente al binario, che ho usato nelle zone nascoste.

Sicuramente in ingresso agli S88 deve esserci un dispositivo, chiamato filtro, che serve a riconoscere ciò che realmente è la chiusura di un reed, o l'intervento di un sensore ad assorbimento, da un qualsiasi altro disturbo. In genere questo avviene assegnando una durata minima accettabile del tempo di chiusura del reed. Ovviamente se la velocità del treno che passa sul reed è tale che il contatto si chiude per un tempo troppo breve, l'S88 lo riconoscerà come disturbo e non invierà nulla a Win-Digipet, così che quel treno è come se non fosse mai transitato su quel punto. Tutto ciò può causare varie catastrofi.

Esaminando il tracciato ho visto che i reed che potevano portare a tale inconveniente erano in tutto 11, e tutti collegati agli S88, infatti, sul modulo LocoNet avevo collegato solo quelli della stazione nascosta, dove i treni si muovono lentamente, che sono più grandi e posti longitudinalmente al binario.

Per cercare di risolvere il problema, considerando anche il fatto dei reset, ho deciso di usare per le retroazioni solo moduli LocoNet, in modo tale da poter utilizzare anche centraline diverse da Intellibox, ed eliminare così anche l'altro inconveniente. I LocoNet hanno la caratteristica di poter essere programmati in alcune loro funzioni, compresa quella della durata minima accettabile del tempo di chiusura di un reed, superando così il secondo problema.

La sostituzione dei moduli S88 con i due LocoNet è avvenuta lasciando gli ingressi collegati com'erano sugli S88, ossia: i reed ed i sensori ad assorbimento hanno mantenuto lo stesso numero. Questo per fare in modo che non sia necessario ricostruire il tracciato e gli itinerari su Win-Digipet, visto che il numero dei contatti usati ed il loro indirizzo è rimasto uguale. In pratica mi sono limitato a ricollegare i fili provenienti dai contatti e dai sensori pari pari com'erano prima. Per quanto riguarda il collegamento verso Intellibox, l'ingresso S88 non è più usato ed i LocoNet sono stati collegati e programmati in catena con gli altri. Nel disegno sotto la situazione attuale.





Una volta effettuati i nuovi collegamenti e programmato i LocoNet per ricoscere la chiusura di un reed anche ad un tempo più breve di quello programmato in fabbrica, che è di 30 millesimi di secondo, mi sono accorto, però, cha andavo incontro ad un altro inconveniente. Ogni tanto, osservando il monitor dei contatti di retroazione che è su Win-Digipet, alla manovra di uno scambio o durante il movimento del ponte trasbordatore o del motore dell'elevatore, ma anche all'attrazione o al rilascio di alcuni relé, l'ingresso progammato diversamente si accendeva, anche se per un tempo brevissimo. Si verificava cioé quello che i filtri sono chiamati ad evitare, ossia: togliere i disturbi. Era un rimedio potenzialmente simile al male che doveva evitare, quindi: dovevo cercare una soluzione diversa.

Il rimedio che ho trovato più efficace consiste nel trattare l'impulso di chiusura del reed prima che arrivi al 63330, e di fare in modo che abbia una durata tale da non presentare nessun rischio di non riconoscimento. Guardando nel solito cassetto tra le cose vecchie ho deciso di utilizzare i relè, che avevo già, per non spendere e far presto. Ne è nato questo circuito che interposto tra il reed ed il modulo LocoNet, porta l'impulso di chiusura del reed da un minimo di 10 millesimi di secondo a 15 secondi circa. Tale circuito deve essere ripetuto per tutti i reed da trattare. Così facendo l'inconveniente è eliminato del tutto, lo schema è sotto.





Ancora non ci siamo.



Nonostante che ora i reed non falliscano mai, anche se i treni vi passano sopra velocemente, ancora la cosa non funziona come dovrebbe. Agli S88 erano collegati anche alcuni sensori ad assorbimento, in tutto 9. Li ho lasciati anche sui LocoNet. Questo, però, poneva in agguato un altro problema, che non sarebbe esistito se avessi usato i moduli LocoNet appositi per l'assorbimento, i 63340 o i nuovi 63320. Purtroppo provenienendo dagli S88, ho preferito fare così.

Ma vediamo in cosa consiste l'inconveniente:

Riprendiamo ciò che abbiamo già detto riguardo ad una loco che lascia una tratta per un'altra, ossia: che non possiamo sapere con esattezza da quale delle due sarà prelevata la corrente, quando si trova contemporaneamente con le ruote sia sull'una sia sull'altra. Sotto il disegno di due tratte consecutive ad assorbimento con sensore autocostruito. Le cose non cambiano usando sensori commerciali come i Modeltreno o i Lenz.





La ruota in movimento rotola sulla rotaia, e viene a contatto con essa in un solo punto. Quel punto offrirà una resistenza elettrica che può essere sempre diversa: vuoi perché il perimetro della ruota può non essere pulito in tutti i suoi punti in ugual modo, vuoi perché anche la rotaia può presentare differenze di conduzione elettrica in ogni suo punto, sia a causa di pulizia sia di eventuale ossido. Questo fa in modo che muovendosi, la loco che è a cavallo tra due tratte, può trovarsi a prendere corrente sia dalla tratta 1, sia dalla 2, o contemporaneamente da entrambe, ed i cambiamenti possono avvenire anche molto rapidamente. Se un modulo LocoNet si trova in tale condizione, dovrà seguire l'andamento della corrente nelle due sezioni ed inviare a Win-Digipet le segnalazioni di impegno tratta 1, impegno tratta 2, rilascio tratta 1, rilascio tratta2, anche molto velocemente, se la situazione lo richiede. In tale circostanza può verificarsi che l'invio dell'ultimo impegno della tratta su cui la loco è arrivata, per una qualche ragione, non arrivi a destinazione. Così la relativa tratta sul piano schematico resterà spenta, e non verranno prese le decisioni programmate per quel caso. In pratica ancora un macello, anche se si verificava raramente.

Era necessario un nuovo intervento riparatore. Anche in questo caso, visto che ne avevo ancora, ho usato i relé, mettendo insieme un circuito come in figura sotto.





In pratica ho aggiunto al sensore un relè che, pilotato dall'impegno della tratta, non segue le brusche variazioni della corrente, per effetto del condensatore elettrolitico in parallelo ad esso, ma resta commutato fino a quando la loco lascia la tratta definitivamente. Anche questo accorgimento ha eliminato del tutto l'inconveniente. I LED rossi, presenti in entrambi i circuiti, servono ad evidenziare l'intervento dei relè.

In foto le schede con i relè ed i LED.







I reset di Intellibox.



Questo misterioso inconveniente si è sempre ripetuto con frequenza molto variabile, fino ad un massimo di anche quattro volte durante i quaranta minuti della durata della tabella, e periodi con corretto funzionamento di ore ed ore. Non era possibile continuare con tale sistema.

L'applicativo che avevo acquistato nel 2007; Win-Digipet 9.0, usato anche da molti altri, presenta quasi sempre tale inconveniente in unione con Intellibox.

La soluzione al problema è stata l'uso di IB-Com, al posto di Intellibox e di Win Digipet Small Edition, che con la "PATCH 2009 SE ENGLISH 4b", scaricata gratuitamente dal sito, ha eliminato il difetto insormontabile della lingua tedesca, ed ha alcuni importanti miglioramenti del software.

Questo abbinamento ha risolto completamente i reset, poiché funziona cun USB, però ha richiesto il completo rifacimento delle tabelle orarie, poiché importando le vecchie non era possibile modificarle. Alcune modifiche erano necessarie perché le velocità dei treni erano variate abbastanza ed alcune manovre presentavano problemi.

Ora tutto funziona, finalmente, alla perfezione: i treni possono circolare anche per ore ed ore senza il minimo inconveniente.