E' bene, nei plastici, dare alla scena anche un certo sviluppo verticale.
Questo gli darà più respiro e
un gran vantaggio al suo realismo; inoltre è sempre importante nascondere anche il piano del plastico
nei punti in cui è a contatto con la parete, cosa orribile a vedersi. Per questo ho costruito un rilievo
su cui poggiare sia il casello sia il serbatoio, che serve molto bene anche agli altri scopi.
Per questa costruzione semplice e veloce, ho usato del polistirolo espanso,
tagliato secondo il profilo del rilievo, e su cui ho incollato alcuni elementi.
Anche in questo caso ho usato una scatola di montaggio che riproduce un muro a retta
ad archi in pietra, si tratta della Kibri 9648, della quale ho usato solo alcuni elementi adattandoli al mio caso.
La verniciatura è stata eseguita in modo particolare ed interamente a pennello,
per l'invecchiamento ho usato le solite polveri.
L'accesso del casellante al piazzale di stazione è assicurato da una scala costruita con materiali di recupero.
A dire il vero questo muro è abbastanza improbabile che nella realtà possa trovarsi così vicino all'altro costruito
con i calchi di gesso,
perché le pietre che riproducono sono assai diverse tra loro. In genere questo tipo di
costruzioni venivano fatte usando quasi sempre pietre del posto, che in questo caso sarebbero state, ovviamente,
uguali. Non è però detto che non vi siano eccezioni, a Masserona, ad esempio, questo muro è stato costruito in
un secondo tempo, quando il piazzale della stazione fu modificato, ed in quel caso le pietre furono portate da
un altro luogo. Questo spiega la loro diversità.