Il paese è solo accennato con qualche casa sull'estrema sinistra del plastico. E' strutturato
su due livelli: l'uno all'altezza della stazione e l'altro sopra la galleria. Si tratta in sostanza di
una piccola piazza situata ad un'estremità dell'abitato.
La scelta del posto era obbligata perché era il luogo con la più grande
superficie libera di tutto il plastico. Inizialmente pensavo di mettere le case dietro allo scalo merci, in fila lungo la strada, ma così
facendo avrei dovuto sacrificare uno dei binari tronchi, per trovare lo spazio necessario, e sarebbe stato deleterio per
la circolazione dei treni: così ho deciso per questa soluzione. In genere, quando si tratta di costruire dei gruppi di
case, non parto mai con un'idea precisa su cosa fare, ma adatto via via il progetto a seconda di ciò che mi sembra
più idoneo alla scena.
La prima costruzione, posta sopra un piano rialzato,
è un piccolo fabbricato adiacente ad uno più grande, e che, attualmente, dovrebbe ospitare un bar trattoria. Anche questo, è,
come tutti gli altri, insieme al piano rialzato, costruito in pasta di legno. Le cornici di porta e finestre sono
in listello di plastica di 1,5 x 0,5 mm.
Anche il secondo edificio è costruito con gli stessi criteri del primo, è soltanto più irregolare come forma,
ed ha l'ingresso lato piazza, ossia al livello superiore. Al suo interno passa anche la scalinata che collega
la piazza superiore a quella della stazione.
La clinica "Salus",
è l'edificio più alto in assoluto ed ha un gran numero di finestre; il suo ingresso l'ho supposto sul lato non
visibile, per eliminare la difficoltà di trovare gli infissi adatti. Anche tutte le altre parti dei
fabbricati non in vista non sono state riprodotte, poiché sarebbe stato un inutile lavoro.
Sullo sfondo della piazza, si trova l'antico palazzo Melandri, recentemente restaurato e sede del
rinomato studio dell'architetto Rambaldo; ultimo rampollo del casato.
Completano la piazza due case costruite per il vecchio plastico e mai messe a dimora prima di adesso
.