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La parte in vista
, ovvero: il plastico vero e proprio. Date le esigue dimensioni del progetto, non era pensabile una stazione di misure maggiori di quella realizzata. Quando, però, si costruisce un plastico, si fa perché ci piace veder correre i più disparati modelli; anche se in una piccola stazione su una linea secondaria i treni sono pochi, e sempre gli stessi. Possiamo, tuttavia, pensare ad una linea particolare, con una storia tutta sua che giustifichi anche un traffico maggiore di quello pensabile a prima vista. Sprigionando la fantasia si può immaginare anche una situazione di questo tipo, che si è evoluta nel corso degli anni ed ha portato ad un traffico abbastanza importante, senza arrivare, però, a grandi lavori di potenziamento.


Pochi sono gli elementi che compongono la stazione, anche perché nel modesto spazio disponibile, se fossero molti, creerebbero un affollamento tale, che nella realtà dei piccoli impianti non è riscontrabile. I principali, tipicamente ferroviari, sono tre: il fabbricato viaggiatori, che è la costruzione più grande; un piccolo magazzino merci ed una rimessa per locomotive. La larghezza del plastico è di 40 cm, quasi tutti sfruttati per la parte ferroviaria. Gli elementi del paesaggio, ai lati, sono appena abbozzati; soltanto all'estremità destra c'è un rilievo montuoso, dove la ferrovia sparisce in galleria per nascondere la curva irrealistica da 60 cm di raggio. Sulla sinistra è accennato il centro urbano, ed al centro una fabbrica.

Nel disegno, il binario con il carro merci, è, ovviamente, quello dello scalo. Gli altri tre elettrificati sono da sinistra verso destra: il primo bis, riservato ai treni navetta, o al materiale leggero. Il primo, di corretto tracciato, ed il secondo, di raddoppio. I binari sono Roco in codice 83, gli scambi sono sette, Tillig. Il tutto è montato su un multistrato di due centimetri con uno strato di sughero di 5 mm. Ci sono 18 reed per i feedbacks e 5 sganciatori magnetici. L'altezza dal suolo del piano del plastico è di 130 cm, per proteggerlo dalla polvere è previsto uno schermo in plexiglass incernierato in alto.



La lunghezza utile dei binari è di 90 cm per lo scalo merci ed il primo bis, 160 cm per gli altri due. I motori per gli scambi sono i soliti Peco, a causa dell'altezza del piano del plastico dal piano del ferro della stazione nascosta, che non permette di usare altro. I motori Peco, hanno la possibilità di essere montati su un dispositivo a molla, e con un semplice rinvio in filo di acciaio possono essere sistemati anche a distanza dallo scambio, in una posizione che non interferisca con il normale movimento dei treni sottostanti. Lato negativo è il rumore, ossia: il colpo che danno quando azionati. Il ronzio tipico della corrente alternata l'ho eliminato ricorrendo per tutti alla scarica capacitiva. Inoltre questo tipo di motori non è ad azionamento lento, altra caratteristica negativa, ma la robustezza ed affidabilità compensano in parte le perdite.